Dopo la gara d'andata femminile, anche la finale scudetto maschile sta per entrare nel vivo. Oggi pomeriggio, alle ore 16 al Centro Sportivo Bonacossa, si affronteranno l'Aon Milano Sport e l'Apuania Carrara, con diretta Facebook sulla pagina del Centro Sportivo Bonacossa. Sono le uniche due squadre capaci di terminare imbattute la regular season.
I toscani hanno concluso al comando, totalizzando 25 punti, con 11 vittorie e tre pareggi, i lombardi si sono classificati secondi a quota 20, a pari merito con il Tennistavolo Lomellino - Cipolla Rossa di Breme (sconfitto però due volte), con sei successi e otto pareggi. Apuania ha conquistato già tre tricolori, nel 2013, 2014 e 2017 e nel 2016 ha disputato un'altra finale. Milano Sport è una matricola ed è dunque al debutto in una sfida del genere.
I padroni di casa potranno contare su Leonardo e Matteo Mutti e su Guo Ze, gli ospiti su Mihai Bobocica, sul russo Sadi Ismailov, su Mattia Crotti e sul serbo Lorencio Lupulesku (nella foto).
«La nostra stagione - spiega coach Yang Min - è stata molto positiva, se consideriamo che in squadra l'unico atleta che aveva già esperienza di A1 era Leonardo. Matteo è un giovane di soli 17 anni e anche Guo Ze non aveva mai disputato questa categoria. In finale non dovremo difendere nulla, ma soltanto spingere, saranno loro a difendere il titolo. Sono già soddisfatto di dove siamo arrivati. Non abbiamo ancora perso una partita ed è stata una bella impresa. In semifinale, contro il Lomellino, i ragazzi mi sono piaciuti. Matteo era tornato dai Campionati Mondiali, che sono stati per lui una fantastica esperienza, e contro Yefimov è stato bravissimo, non solo perché ha vinto, ma soprattutto perché ha avuto coraggio. Quella era una partita fondamentale per gli avversari ed essercela aggiudicata è stata la svolta. Leonardo, che era reduce dall'infortunio alla spalla, all'andata ha battuto Baciocchi, ma a livello di testa e di gioco non era ancora in forma. Al ritorno l'ho visto meglio e speriamo che in finale progredisca ancora. Guo all'andata era teso, a Milano ha giocato molto più tranquillo Quando si arriva a una finale scudetto non c'è una squadra più forte e una più debole, vince chi gestisce meglio la gara mentalmente. Loro sono abituati più di noi a disputare partite del genere e hanno nelle loro fila il numero uno azzurro, un nazionale russo e un uomo di esperienza come Crotti. Noi abbiamo il coraggio della gioventù e andremo in campo senza paura. A differenza di altre squadre, io alleno e seguo i ragazzi tutti i giorni della settimana e questo rapporto ravvicinato rafforza la nostra conoscenza e il nostro spirito di gruppo».
I due scontri diretti sono finiti sul 3-3, ma nel ritorno ad Avenza i milanesi conducevano per 3-1. «A mio parere - afferma il tecnico carrarese Claudio Volpi - si tratta della finale più giusta. Milano ha Matteo Mutti in grande crescita e Guo Ze è un cinese forse non molto appariscente, ma certamente solido. Leonardo fin quando ha giocato in regular season ha avuto un rendimento elevatissimo. Ultimamente ha dovuto fermarsi, ma lui è uno che quando va in campo dà sempre il 100% ed è un avversario molto pericoloso. Penso che fra noi e loro non ci siamo partite con risultati scontati. Che noi abbiamo una maggiore abitudine alle finali è una considerazione di buon senso, poi però i match vanno giocati e con i set a 11 alle volte bastano poche palle a decidere le sorti. In frangenti come questi, c'è tensione da parte di tutti. In semifinale i nostri hanno fatto tutti la loro parte. Al ritorno Castel Goffredo ha avuto un ottimo avvio e la reazione è stata puntuale ed efficace. Non si può pretendere di giocare bene e vincere, perché, quando è in palio l'obiettivo di una stagione e vincere è l'unica cosa che conti veramente, tutto diventa più difficile. Secondo me fra noi non ci sono favoriti e sulla carta quella che ci aspetta è una delle finali più combattute degli ultimi anni. Comunque andrà gara-1 in casa loro, non sarà determinante e il secondo confronto, nel quale si ripartirà da 0-0, potrà essere del tutto diverso. Rispetto alla semifinale, non si potranno fare calcoli sui punteggi e bisognerà giocare sempre per il successoi. Saranno tutte belle partite da vedere. Dei nove accoppiamenti potenziali, sei o sette possono sortire dei testa a testa molto interessanti. Fare un punto in finale è sempre impegnativo, fra noi e Milano sarà ancora più arduo».