Nella prossima stagione agonistica l’USD Apuania Carrara sezione Tennistavolo, fondata l’1 febbraio 1968, presso l’oratorio San Luigi di Carrara, dai quattro pionieri dello sport Giorgio Petriccioli, Carlito Volpi, Carlo Marchi e Maurizio Galassi, festeggerà i suoi primi 50 anni di storia. L’Apuania nacque come Polisportiva nel 1966 e nel 1968 venne costituita la sezione tennistavolo, che poi nel tempo è rimasta l’unica a portare avanti l’attività sportiva in modo continuativo fino ai nostri giorni. Durante i cinquant’anni varie sono state le discipline praticate: dal calcio, che fu la prima sezione, all’atletica, alla corsa campestre, alla scherma, alla pallavolo maschile e femminile, alla pallacanestro femminile. L’attuale sezione pongistica è l’unica rimasta, ma l’idea di polivalenza sportiva non è stata abbandonata e potrebbe tornare in auge.
Nel tempo la sezione tennistavolo è quella che ha costituito l’asse portante con risultati sportivi come la partecipazione a Olimpiadi, Mondiali, Europei, Giochi del Mediterraneo e tornei internazionali e la conquista di medaglie continentali, tricolori e regionali da parte dei suoi tesserati. A squadre i quattro scudetti maschili e la recente Coppa Italia rappresentano il fiore all’occhiello. Grandi sono anche state le soddisfazioni organizzative, con lo svolgimento di Leghe Europee, campionati italiani e regionali e tornei a vari livelli.
La società è stata insignita delle Stelle d’Argento e di Bronzo al Merito Sportivo del Coni e annovera ben sette dirigenti che possono fregiarsi ai vari livelli, per un totale complessivo di 12 riconoscimenti, delle Stelle al Merito del Coni: Ulisse Lavaggi e Claudio Volpi (oro), Carlito Volpi, Alessandro Merciadri e Grazia Bernardini (argento) e Marco Lavaggi, Massimo Petriccioli e Giancarlo Betti (bronzo).
L’attività continuativa è stata resa possibile dai presidenti e dai dirigenti che hanno dedicato volontariamente il loro tempo alla buona organizzazione societaria. A questo proposito, i presidenti della sezione tennistavolo sono stati Padre Aldo Cappello, Carlito Volpi, Ulisse Lavaggi, Alessandro Bernardi, Alessandro Merciadri e il neoletto Guglielmo Bellotti.
Il club non è mai venuto meno ai principi di solidarietà umana e ha sempre manifestato apertura verso etnie e culture diverse (nel tempo hanno vestito la maglia carrarese cinesi, slovacchi, russi, bielorussi, nigeriani, giapponesi, romeni, serbi, sloveni e croati). Rispettando il suo motto “l’uomo al servizio dello sport”, l’Apuania ha sempre tenuto alto il nome della Città di Carrara.
Ci sono dunque tutti i motivi per celebrare con trasporto il cinquantenario e i preparativi stanno già fervendo.