S'intitola "Ping Pong a Scuola di Tennistavolo" il progetto che il Gruppo Sportivo Dilettantistico Rangers San Rocco Tennistavolo ha iniziato nel mese di gennaio nella scuola elementare Lea d'Orlandi di Udine. «Vuole essere - spiega il vicepresidente dei Rangers, Giuseppe Vella, - una vera è propria scuola sportiva della disciplina del tennistavolo, messa gratuitamente al servizio degli alunni dell'istituto. Abbiamo avviato un percorso inizialmente triennale, un corso di tennis tavolo per gli alunni di due classi, una seconda e una terza, per un totale di 46 bambini coinvolti. I Rangers mettono a disposizione due istruttori per due ore settimanali, una per classe coinvolta, nella giornata del venerdì, oltre alla propria attrezzatura sportiva. L'intenzione è di riservare particolare cura e attenzione agli alunni con disabilità, coinvolgendoli nelle attività in maniera assolutamente inclusiva con i loro compagni di classe».
I Rangers, oggi presieduti dal professore universitario Marcellino Gaudenzi, sono una società che ha giocato e gioca un ruolo fondamentale sul territorio udinese e nel quartiere San Rocco, con i suoi 50 anni e oltre di attività, ed è stata ed è un punto di riferimento cittadino per chi gioca a tennis tavolo. La storia del gruppo sportivo è fatta di successi, fra i normodotati di Chiara Miani e Sofia Schierano, Eric Bertolini e Massimo Pischiutti e fra i paralimpici dello stesso Vella e di Giada Rossi, ma non solo.
«Particolare attenzione - afferma Vella - è sempre stata dedicata alla crescita dei pongisti, prima di tutto come giovani persone e poi come sportivi. Valori come inclusione e rispetto dell’altro hanno sempre contraddistinto la nostra compagine sociale, ponendo l’accento sull’attività formativa in ogni sua forma. Fin dalla sua nascita il gruppo sportivo ha avuto un forte legame con il quartiere in cui opera ed è proprio partendo da questo filo diretto e svolgendo l'attività all’interno della scuola Lea d’Orlandi che siamo giunti nella convinzione di poter mettere la nostra esperienza sportiva e le nostre risorse, umane e materiali, al servizio della collettività del quartiere. Specie delle bambine e dei bambini che forse, per carenze sociali e/o economiche, non avrebbero altrimenti la possibilità di svolgere un’attività sportiva».
Il progetto sarà poi potenziato:«Prevederà l’incremento di un’ora per ogni anno scolastico a venire, coinvolgendo così nel triennio fino a quattro classi. Nel terzo anno di avvio del progetto, e nelle more delle possibilità del gruppo sportivo, le ore potrebbero essere portate a cinque. La finalità sarà così di creare una leva pongistica fortemente radicata nel territorio di operatività del nostro gruppo sportivo, fornendo alle famiglie del quartiere una possibilità di socializzazione e un punto di riferimento per i loro figli».