Quantcast
Channel: News
Viewing all articles
Browse latest Browse all 10944

Michela Brunelli: «Sono pronta e con parecchie frecce al mio arco»

$
0
0

È già stata a Pechino, dove ha vinto l’argento a squadre, e a Londra e dunque a Rio Michela Brunelli farà tris in classe 3. «Ho dei bellissimi ricordi delle due esperienze precedenti - racconta - . Sia le cerimonie di apertura sia quelle di chiusura sono state molto emozionanti e non mi dimenticherò mai le due sfilate. Sono ottimista anche questa volta. Andremo in un Paese caldo e ospitale e spero che tutti coloro che hanno seguito con grande trasporto le Olimpiadi diano fiducia anche a noi paralimpici».

Alessandro Arcigli dice che sei in una forma smagliante. Sei d’accordo con lui?

«Caspita, sono felice che lo affermi. In effetti mi sento pronta fisicamente e mentalmente e anche a livello di materiali sono più attrezzata rispetto alle altre Paralimpiadi. Dopo Londra ho cambiato la gomma e ora gioco con un puntino corto sul diritto, che mi dà molta più sicurezza. Riesco a controllare meglio il colpo. Abbiamo deciso di fare questo passo. Alessandro ci ha visto bene e io gli ho dato fiducia».

Ritieni che il gioco sia diventato più performante?

«È indubbio che la palla, con il puntino corto, esca più sporca dalla racchetta e sia fastidiosa per chi non sia abituata a giocarci contro. Ho anche lavorato molto per tenere la palla in campo, avere pazienza e reggere lo scambio. Abbiamo curato il servizio, che è un colpo fondamentale, dedicandogli tempo tutti i giorni. Per quanto riguarda il rovescio, mi trovo bene sulla palla tagliata, che è insidiosa e mette in difficoltà le avversarie. Penso complessivamente di avere parecchie frecce al mio arco, per sviluppare dei buoni schemi».

Nella tua classe la svedese Anna-Carin Ahlquist e le cinesi Li Qian e Xue Juan saranno le favorite per il podio?

«Penso di sì e poi è molto forte anche la croata Andela Muzinic. L’attacco alla zona medaglie si prospetta impegnativo, anche se alle Paralimpiadi può succedere di tutto. A Londra, per esempio, l’austriaca Doris Mader ha eliminato nei quarti Li Qian, che era la testa di serie numero 1, e poi è arrivata in finale. Mi auguro che ci siano sorprese anche questa volta».

Nella gara a squadre il cambio della formula, che prevede il doppio come primo match, sarà positivo o negativo per voi?

«Per noi sarà un vantaggio e ci stiamo allenando molto nel doppio. Stiamo provando io e Giada e siamo una coppia competitiva, sia in attacco sia in difesa. Siamo cariche e abbiamo un buon feeling. Sulla carta le avversarie saranno Cina, Croazia, Corea e Inghilterra. Secondo me, però, non dobbiamo avere paura di nessuno, neanche delle cinesi, anche saranno entrambe di classe 3. Ci batteremo contro chiunque fino all’ultimo punto».

BC7A2694


Viewing all articles
Browse latest Browse all 10944

Trending Articles