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Amato, Mutti e Pinto sul secondo gradino del podio

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Podio a squadre juniores maschileI confronti fra italiani e tedeschi sono diventati il leitmotiv delle competizioni juniores maschili in chiave podio all’Open di Lignano Sabbiadoro. Nei quarti del singolare Antonino Amato aveva sconfitto Tobias Hippler e nella finale del doppio lui e Daniele Pinto avevano battuto Hippler e Kay Stumper.

Anche la finale del torneo a squadre ha visto il confronto fra azzurri e teutonici e questa volta si sono imposti i secondi per 3-1. Gli atleti guidati in panchina da Lorenzo Nannoni hanno obiettivamente dato tutto e alla fine hanno dovuto accettare una sconfitta che non sminuisce in alcun modo il loro valore. Pinto contro Hippler è partito a razzo e ha fatto suo il primo parziale (11-6). Nel secondo e nel terzo ha continuato a macinare gioco, ma il suo avversario è stato più efficace, portando il match sui binari a lui favorevoli (11-6, 11-5). Il novarese ha disputato un quarto parziale generoso e ha avuto sulla racchetta anche un set-point per riaprire i giochi. Hippler ha però tenuto duro a ha vinto per 13-11.

Matteo Mutti ha messo alla frusta il temibile Meng Fanbo, soffiandogli nettamente il primo set (11-4), cedendo il secondo (7-11) e dominando letteralmente il terzo (11-2). Come è normale che accada, il parziale decisivo è stato anche il più equilibrato e il milanese l’ha portato a casa ai vantaggi (12-10). Prestazione di grande sostanza la sua. Sull’1-1 l’incontro fra i due numeri tre era destinato a diventare l’ago della bilancia. Amato si è aggiudicato un primo set gladiatorio (19-17) e Cedric Meissner ha risposto con un secondo consistente (11-7). Nel terzo Amato ha rimesso la testa avanti (11-6) e nel quarto non ha sfruttato l’opportunità per dare la zampata finale. Meissner ha dunque rivisto la luce (11-9) e nel quinto lo spunto conclusivo è stato il suo (11-8).

I tedeschi sono diventati dunque favoriti e il braccio di Hippler non ha tremato. Mutti ha speso le sue ultime stille d’energia, ma non è bastato per arginare l’avversario, che si è imposto in tre set (11-8, 111-6, 11-7). I campioni d’Europa in carica hanno dunque lasciato il passo, non certamente il testimone, e la prossima volta saranno pronti a tornare sul trono.

Il terzo posto è stato appannaggio della fantastica Italia B di Matteo Cerza, Gabriele Piciulin e Carlo Rossi, pilotati in panchina da Luigi Rocca, e dell’Austria di Christian Friedrich, Maciej Kolodziejczyk e Martin Radel. Le medaglie sono state consegnate dal vicepresidente federale Giacomo Barbieri (il gruppo dei premiati nella foto di Domenico Vallorini).

Podio a squadre juniores femminileNon ha risparmiato emozioni neppure l’omologa finale femminile, terminata non per nulla al quinto set dell'ultima sfida. La Germania di Lotta Rose, Laura Tiefenbrunner, Jennie Wolf e Franziska Schreiner ha avuto la meglio sulla Serbia di Tijana Jokic, Izabela Lupulesku, Sabina Surjan, Dragana Vignjevic e Andjela Menger. La Wolf ha messo sul piatto il primo punto, con il 3-2 (10-12, 18-16, 11-6, 1-11, 11-8) sulla Surjan e la Lupulesku ha replicato per le rime, superando per 3-2 (7-11, 11-5, 10-12, 11-3, 14-12) la Rose. La Tiefenbrunner ha riportato in vantaggio le tedesche, non lasciando set (11-9, 11-8, 11-9) alla Vignjevic, e la Lupulesku si è presa la soddisfazione di battere per 3-2 (8-11, 11-7, 11-6, 9-11, 11-6) la Wolf, vincitrice del singolare.

La Rose ha tenuto fede al suo nome e ha lottato contro la Surjan nel singolare che, per forza di cose, doveva assegnare il successo. È stata brava a non scomporsi al primo set andato a vuoto (5-11) e nel secondo e nel terzo ha imposto la sua legge (11-6, 11-5). Impossibile non attendersi il rientro della Surjan, che infatti ha rinviato il verdetto alla “bella” (11-5). Nel set senza ritorno la tedesca ha impresso il suo sigillo (11-5) e con le compagne ha bissato l'oro dei maschietti, festeggiando il monopolio nella categoria juniores.

Terza piazza per la mista Bielorussia/Thailandia di Nadezhda Bogdanova, Marharyta Baltushite e Monapsorn Saritapirak e per l’Ungheria di Orsolya Feher, Fanni Harasztovich, Leonie Hartbrich e Kata Fule. A premiare il podio è stato il consigliere federale Mario Gabba.


Laurenti nei quarti del singolare e del doppio con Roncallo

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Jamila Laurenti e Valentina Roncallo LignanoL’ultima giornata dello Junior & Cadet Italia Open di Lignano Sabbiadoro è dedicato alle gare di singolare e doppio della categoria cadetti e ai singolari Hopes. Nel singolare cadette, nei trentaduesimi Lisa Bressan ha superato per 3-0 (11-5, 11-9, 11-8) la serba Reka Bezeg, Elisa Armanini si è imposta per 3-0 (11-2, 11-4, 11-7) sulla greca Daniela Grammatopoulou e Valentina Roncallo alla “bella” (5-11, 8-11, 11-8, 11-5, 11-7) ha avuto ragione della gallese Beth Richards. Fuori Evelyn Vivarelli per 3-2 (4-11, 11-7, 10-12, 11-3, 7-11) per mano della ceca Kristyna Penkavova. Nei sedicesimi ha passato il turno solo Jamila Laurenti, con il 3-0 (11-6, 11-3, 11-6) sulla greca Malamatenia Papadimitriou e negli ottavi si è ripetuta per 3-1 ai danni della slovacca Julia Dzelinska. Al capolinea Bressan, per 3-2 (9-11, 6-11, 11-5, 13-11, 5-11) dalla slovena Lea Paulin, Armanini, per 3-0 (3-11, 9-11,2-11) dalla francese Lucie Mobarex, e Roncallo, per 3-1 (8-11, 11-4, 10-12, 1-11) dalla moldava Natalia Brinza.

Nel doppio nei trentaduesimi Barani e Bressan hanno regolato per 3-0 (11-9, 11-6, 11-7) le bosniache Marija Gnjatic e Harisa Mesetovic e Bianca Cornaggia e Chiara Visentin hanno lasciato un set (11-5, 6-11, 13-11, 11-4) alla sanmarinese Chiara Morri e alla slovena Manca Paljk. Nei sedicesimi sono rimaste in gara solo Laurenti e Roncallo (nella foto di Domenico Vallorini), con il 3-0 (13-11, 11-5, 11-9) sulla moldava Vlada Caraulnaia e sulla spagnola Ainhoa Cristobal. Negli ottavi hanno estromesso per 3-1 (8-11, 11-7, 11-4, 11-8) le gemelle statunitensi Joanna e Rachel Sung e nei quarti se la vedranno con le romene Luciana Mitrofan ed Elena Zaharia, teste di serie numero uno.

Out Barani e Bressan, per 3-0 (11-13, 6-11, 6-11) dalle croate Hana Arapovic e Marta Jurcevic, Armanini e Irene Favaretto, per 3-1 (5-11, 11-9, 8-11, 10-12) dalle sorelle moldave Natalia e Vitalina Brinza, Cornaggia e Visentin, per 3-1 (11-8, 8-11, 6-11, 8-11) dalle ungheresi Veronika Menko e Viola Phan, Teresa D’Ercole con la magiara Helga Dari, per 3-0 (7-11, 6-11, 3-11) dalle serbe Katarina Gvozdenovic e Tamara Turkonje, e Smargiassi e Vivarelli, per 3-1 (11-8, 9-11, 5-11, 8-11) dalle belghe Maelys Dahy ed Estelle Duvivier.

Gualdi e Oyebode negli ottavi del singolare e nei quarti in doppio

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Matteo Gualdi e John Oyebode LignanoI vincitori della gara a squadre cadetti di ieri rilanciano. Matteo Gualdi e John Michael Oyebode (nella foto di Domenico Vallorini) sono entrati negli ottavi del tabellone di singolare e del doppio. Nel singolare nei trentaduesimi Marco Antonio Cappuccio ha battuto per 3-0 (11-9, 11-7, 14-12) lo spagnolo Alvaro Gainza e Andrea Puppo ha prevalso per 3-2 (11-7, 8-11, 11-7, 9-11, 11-8) sul francese Fabio Rakotoarimanana. Nei sedicesimi Oyebode ha superato per 3-0 (11-2, 11-6, 11-3) il greco Gerasimos Petris e Gualdi per 3-0 (11-2, 11-7, 11-5) l’ungherese Norbert Terek, mentre Cappuccio è stato fermato per 3-0 (11-13, 6-11, 8-11) dal ceco Simon Belik e Puppo per 3-0 (9-11, 4-11, 7-11) dal norvegese Borgar Haug. Negli ottavi Oyebode se la vedrà con lo spagnolo Marc Gutierrez e Gualdi con il belga Adrien Rassenfosse.

Subito eliminati nei trentaduesimi Tommaso Maria Giovannetti, per 3-0 (9-11, 4-11, 6-11) dallo spagnolo Arnau Pons, Simone Sofia per 3-2 (7-11, 11-9, 10-12, 11-9, 7-11) dal belga Nicolas Degros e Alessansdro Cicchitti per 3-0 (6-11, 7-11, 10-12) dal croato Lovro Zovko.

Nel doppio nei trentaduesimi Juri Moser e Shasa Pellizzon hanno avuto la meglio per 3-1 (8-11, 13-11, 11-1, 11-2) sugli sloveni Matija Novel e Ziga Zigon e Giovannetti e Sofia hanno passato il turno per 3-1 (12-10, 10-12, 11-8, 11-8) sugli ungheresi Erik Huzsvar e Mate Ocsai. Nei sedicesimi sono andati avanti Gualdi e Oyebode, per 3-0 (11-4, 11-5, 11-5) ai danni dei moldavi Andrei Currinoi e Arsenii Iacubenco, e Cicchitti e Francesco Palmieri, per 3-1 (11-13, 11-4, 11-6, 11-3) sul portoghese Ricardo Corrreia e sul moldavo Cezar Cozmolici. Negli ottavi Gualdi e Oyebode non hanno lasciato scampo per 3-1 (11-5, 7-11, 11-1, 11-9) allo sloveno Mitja Omerzel e allo svizzero Mauro Scharrer e nei quarti avranno come avversari gli iberici Gutierrez e Arnao Pons. Cicchitti e Palmieri sono stati piegati per 3-1 dai cechi Simon Belik e Tomas Martinko.

Fuori dal tabellone nei sedicesimi Cappuccio e Puppo, per 3-1 (6-11, 11-13, 11-8, 7-11) dai transalpini Guillaume Alcayde e Rakotoarimanana, Moser e Pellizzon, per 3-0 dai norvegesi Alexander Fransson e Bogar Haug, Luigi Coletta e Mariano Trifirò, per ritiro contro lo spagnolo Miguel Nunez e l’ungherese Norbert Terek, e Giovannetti e Sofia, per 3-1 (9-11, 11-4, 11-8, 11-9) dai belgi Olav Kosolosky e Adrien Rassenfosse.

Oyebode esce nei quarti, il doppio in semifinale

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OYEBODE JohnSi è fermata nei quarti di finale la marcia di John Michael Oyebode (nella foto di Domenico Vallorini), che negli ottavi del torneo cadetti aveva eliminato per 3-1 (11-2, 11-5, 8-11, 11-8) lo spagnolo Marc Gutierrez. L'azzurro ha ceduto al ceco Tomas Martinko per 3-2, vedendo svanire la possibilità di bissare il podio conquistato fra gli juniores. Matteo Gualdi aveva perso negli ottavi per 3-1 (6-11, 9-11, 11-7, 11-9) dal belga Adrien Rassenfosse.

I due azzurri nei quarti del doppio hanno superato per 3-0 (11-8, 11-9, 12-10) gli spagnoli Marc Gutierrez e Arnau Pons e sono dunque entrati in semifinale, dove affronteranno gli ungheresi Csaba Andras e Oliver Both, numeri 1 del seeding.

I tabelloni Hopes sono allineati ai quarti di finale. In quello maschile si affronteranno dall’alto in basso Francesco Gamba e Attilio Serti, Giuseppe Calarco e lo svedese Dennis Larsson, Giacomo Allegranza e Daniele Spagnolo e Andrea Giai e Federico Vallino Costassa.

Nel femminile si sfideranno la slovena Sara Tokic e la serba Katarina Gvozdenovic, Chiara Rensi e Nicole Arlia, Miriam Benedetta Carnovale e la ceca Helena Sommerova e la gallese Anna Hursey e Caterina Angeli.

Doppia semifinale per Laurenti, da sola e con Roncallo

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Doppia semifinale per Jamila Laurenti (nella foto di Domenico Vallorini) nei tabelloni cadetti dell’Open d’Italia di Lignano. Nei quarti del singolare ha sconfitto per 3-0 (11-5, 11-3, 11-8) la ceca Linda Zaderova e in semifinale troverà la francese Lou Frete, che ha eliminato (3-0) la romena Elena Zaharia, testa di serie numero 1.

In doppio Laurenti e Valentina Roncallo hanno battuto per 3-2 (11-13, 12-10, 11-3, 8-11, 11-6) le romene Luciana Mitrofan e Zaharia, capofila del seeding, e le loro prossime avversarie saranno le transalpine Cloe Chomis e Lou Frete.

Jamila Laurenti Lignano

Gualdi e Oyebode in finale, Laurenti e Roncallo di bronzo

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Avranno l’opportunità di raddoppiare l'oro conquistato ieri a squadre Matteo Gualdi e John Oyebode, che disputeranno la finale del doppio cadetti. In semifinale si sono imposti per 3-0 (11-4, 11-7, 11-9) sugli ungheresi Csaba Andras e Oliver Both, primi favoriti del tabellone, e nell’atto conclusivo saranno opposti ai cechi Simon Belik e Tomas Martinko, che hanno battuto per 3-2 i portoghesi Goncalo Gomes e Tiago Li.

Nella semifinale femminile Jamila Laurenti e Valentina Roncallo si sono aggiudicate il primo set per 11-5 e hanno ceduto i tre successivi (8-11, 5-11, 9-11) alle francesi Cloe Chomis e Lou Frete, ottenendo comunque una meritatissima medaglia di bronzo.

GUALDI Matteo Oyebode John

Finali anche per Laurenti, Arlia e Vallino Costassa

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Nicole ArliaÈ una giornata trionfale per l’Italia quella che chiude l’Open internazionale di Lignano Sabbiadoro. Alla finale raggiunta da Matteo Gualdi e John Oyebode nel doppio cadetti, si sommano le altre due che disputeranno Jamila Laurenti e Nicole Arlia (nella foto di Domenico Vallorini) e quella che ha perso Federico Vallino Costassa.

Jamila in semifinale del singolare cadette ha affrontato la francese Lou Frete e si è aggiudicata i primi due set con un doppio 11-7. La transalpina ha dimezzato le distanze nel terzo parziale con il punteggio di 11-5 e nel quarto si è portata in vantaggio per 7-3. L’azzurra ha però reagito conquistando la parità (7-7) prima di andare a trionfare per 11-8. In finale affronterà la statunitense Rachel Sung, che nei quarti ha eliminato per 3-0 la moldava Natalia Brinza, testa di serie numero 2, e in semifinale la francese Lucie Mobarek per 3-0.

Nel torneo Hopes Nicole, che nei quarti aveva battuto Chiara Rensi per 3-0 (11-9, 11-8, 14-12), in semifinale ha superato per 3-1 (11-7, 11-2, 7-11, 11-8) la slovena Sara Tokic, e in finale se la vedrà con la ceca Helena Sommerova, che ha eliminato per 3-0 (11-2, 11-3, 11-6) la gallese Anna Hursey.

C’era un italiano anche nella finale maschile Hopes. Vallino Costassa ha ceduto, dopo aver sconfitto nei quarti per 3-1 (7-11, 11-9, 11-3, 11-8) Daniele Spagnolo, in finale è stato piegato per 3-2 (11-9, 9-11, 5-11, 11-5, 6-11) dallo svedese Dennis Larsson, che nel penultimo atto aveva superato per 3-1 (11-6, 11-6, 7-11, 11-8) Francesco Gamba.

Netti successi per Apuania e Cortemaggiore

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 V5Y3461Si sono concluse con lo stesso punteggio le due gare pomeridiane, che hanno premiato le squadre nettamente favorite. Nella quarta giornata di serie A1 maschile la capolista Apuania Carrara ha vinto per 4-1 sul campo del Tennistavolo Lomellino - Cipolla Rossa di Breme. Darko Jorgic e Deni Kozul, con i 3-0 su Nicholas Frigiolini e Alessandro Baciocchi, hanno subito sbilanciato la sfida a favore degli ospiti. Jordy Piccolin ha confermato il suo buon momento di forma, battendo per 3-1 Mattia Crotti.

Il quarto singolare è stato il più equilibrato ed emozionante e ha visto Kozul e Alberto Margarone combattere alla pari. Lo sloveno si è aggiudicato il primo set, è stato rimontato dall’atleta locale, che ha ribaltato la situazione, e ha dovuto inseguire, imponendosi nel quarto parziale ai vantaggi e mettendo la testa avanti nel quinto. L’ultimo punto dei toscani è stato conquistato da Jorgic per 3-0 su Piccolin.

L’Apuania torna a+3 sul Calzitaly Castel Goffredo (18 punti contro 15) e il resto delle avversarie è staccatissimo, con il Cral Comune di Roma (9), il Lomellino (6) e il Tennistavolo Norbello, la Marcozzi Cagliari e la Top Spin Messina (4). Bisognerà però aspettare che si siano svolti tutti i recuperi, affinché la classifica acquisisca una sua fisionomia, dal quarto posto in giù.

Nella gara dell’ultimo turno di A1 femminile la Teco Corte Auto Cortemaggiore ha prevalso per 4-1 sul Norbello. Nel derby ucraino fra Ganna Farladanska e Diana Styhar la prima si è affermata per 3-0, con tutti i set molto tirati. Molto più netto l’identico risultato con cui Giorgia Piccolin (nella foto) ha dominato Marta Sarriztu. L’esperta Wei Jian ha battuto senza problemi (3-0) Anna Fornasari. Nel prosieguo sono tornate in cattedra Piccolin, che ha superato Styhar per 3-0, e Farladanska, che ha concesso solo il primo set a Wei Jian.

L’accesso ai playoff è sicuro nell’ordine per A.G. Turini Castel Goffredo (18 punti) e Cortemaggiore (15), mentre Eppan Tischtennis (10) e Tennistavolo Center Parma (8) lotteranno per la terza posizione, essendo comunque certi di andare agli spareggi scudetto. In attesa del recupero dell’Ask Kras sul campo del TT Center Parma, il Norbello (2) rimane favorito nei confronti delle triestine (1) per la conquista della salvezza.


Quattro medaglie per gli azzurri nelle gare Hopes

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Podio singolare Hopes femminileL’Italia ha dominato a Lignano Sabbbiadoro le competizioni riservate agli Hopes, atleti e atlete nati nel 2005 o anni seguenti, conquistando ben quattro medaglie. In campo femminile Nicole Arlia ha confermato i risultati già ottenuti in ambito nazionale ed è arrivata fino al match decisivo, in cui ha ceduto per 3-0 (3-11, 3-11, 10-12) alla ceca Helena Sommerova. Bronzo alla slovena Sara Tokic e alla gallese Anna Hursey.

Nel maschile si è imposto lo svedese Dennis Larsson, che ha sconfitto in finale per 3-2 (11-9, 9-11, 5-11, 11-5, 6-11) Federico Vallino Costassa. Sul terzo gradino del podio sono saliti Francesco Gamba e Daniele Spagnolo (le foto sono di Domenico Vallorini).

Podio singolare Hopes maschile

Con Laurenti e Roncallo l’Italia festeggia fra le cadette

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Podio singolare cadetteCon tre competizioni tutte concluse sul podio è stato uno dei personaggi femminili di riferimento nella categoria cadette dell’Open d’Italia giovanile. Jamila Laurenti nella giornata conclusiva ha conquistato l’argento nel singolare e il bronzo nel doppio, in coppia con Valentina Roncallo, mentre ieri era stata argento a squadre con Evelyn Vivarelli.

Il secondo posto in singolare ottenuto nella finale che l’opponeva alla statunitense Rachel Sung ha lasciato evidentemente un po’ d’amaro in bocca, per il mondo in cui è arrivato. L’azzurra ha messo in carniere il primo set (11-7) e nel secondo e terzo, pur non demordendo mai, ha dovuto cedere alla sua avversaria (6-11, 8-11). Il quarto sembrava quello della svolta, perché Jamila si è procurata ben sei set-point sul 10-4. Sarebbe bastato un ulteriore punto per andare alla “bella” in cui, essendo in fase di rimonta, sarebbe stata probabilmente favorita. Invece l’incredibile è accaduto e la cino-americana ha effettuato una di quelle rimonte che si ricordano ed è addirittura salita al match-point. La Laurenti gliel’ha annullato, ma quando la Sung è tornata a condurre sul 13-12 non si è più fermata. In certe situazioni è difficile vedere il bicchiere mezzo pieno, bisogna invece riuscirci, perché una finale non è mai un mezzo risultato. Al terzo posto si sono piazzate le due francesi Lou Frete e Lucie Mobarek (foto di Domenico Vallorini).

Podio doppio cadetteLa Frete si è presa la rivincita nel doppio e in coppia con Cloe Chomis, sua compagna nell’oro a squadre, è arrivata fino in fondo. In semifinale degne rivali della coppia transalpina sono state Laurenti e Roncallo, che, dopo essere andate a segno nel primo set (11-5), hanno dovuto lasciare strada alle loro contendenti (8-11, 5-11, 9-11). In finale è stata lotta durissima e le sorelle moldave Natalia e Vitalina Brinza, che in semifinale avevano eliminato per 3-0 (11-7, 11-9, 11-8) le belghe Maelys Dahy ed Estelle Duvivier, sono state battute alla “bella” (14-12, 7-11, 3-11, 12-10, 12-10).

Gualdi e Oyebode, seconda prodezza a Lignano

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IPodio doppio cadettinsieme finora erano saliti più volte sul podio, ma sempre sul terzo gradino. Questa volta ne hanno scalati due e si sono presi il premio più ambito. Matteo Gualdi e John Oyebode sono la coppia regina fra i cadetti all’Open di Lignano. Hanno lasciato il segno in un torneo giocato sempre all’attacco e concluso con una finale di grande resistenza. Il primo set contro i cechi Simon Belik e Tomas Martinko è stato loro (11-9) e il secondo con lo stesso punteggio degli avversari. Il terzo per l’evoluzione che ha avuto avrebbe potuto dare la carica definitiva agli avversari, che si sono trovati sull’8-3, sono stati rimontati fino al 10-10, hanno anche fronteggiato dei set-point e alla fine hanno prevalso per 17-15. Lo schiaffo subìto ha spinto gli azzurri alla caccia della riscossa, prontamente trovata nel quarto parziale (11-9) e concretizzata nel quinto con un sorpasso da applausi (11-8). Terzi si sono classificati gli ungheresi Csaba Andras e Oliver Both e i portoghesi Goncalo Gomes e Tiago Li.

«Quando giochiamo insieme - spiegano i due vincitori - la medaglia o comunque un piazzamento di vertice arriva sempre. I nostri giochi s’incastrano bene, perché uno è più lento (Matteo) e l’altro più veloce (Johnny). Il nostro percorso in tabellone è stato molto positivo e in finale è stato un peccato non aver vinto il terzo set dopo la rimonta che abbiamo effettuato, per una serie di scelte sbagliate. Abbiamo comunque creduto lo stesso di potercela fare, siamo rimasti sempre concentrati e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo».

Podio singolare cadettiIl singolare non è andato altrettanto bene, con Oyebode che è uscito nei quarti per 3-2 per mano di Martinko e Gualdi che è stato eliminato negli ottavi per 3-1 dal belga Adrien Rassenfosse. «Martinko - spiega Johnny - è un avversario che mi dà particolarmente fastidio, a causa della sua palla pesante. È anche vero, però, che ho commesso degli errori banali». Per Matteo «avevo già visto Rassenfosse, ma non l’avevo mai incontrato. Peccato, perché durante la partita ho sprecato delle occasioni».

I pronostici sono stati rispettati e sono arrivati in finale l’ungherese Csaba Andras e il portoghese Tiago Li, le prime due teste di serie. Hanno lottato e ha vinto il magiaro per 3-1 (11-8, 7-11, 1210, 11-9). Al terzo posto si sono classifica i “giustizieri” degli azzurri Martinko e Rassenfosse (le foto dei podi sono di Domenico Vallorini).

Complessivamente l’Italia ha concluso l’Ittf Junior & Cadet Open con ben quattordici medaglie: gli ori sono stati tre (doppio juniores maschile, squadre e doppio cadetti), gli argenti sei (singolare e squadre juniores maschili, singolare e squadre cadette, singolare Hopes femminile e maschile) e i bronzi cinque (singolare e squadre juniores maschili, doppio cadette e due nel singolare maschile Hopes).

In Toscana la fase regionale del Ping Pong Kids

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Ping Pong Kids fase regionale Toscana 2017La fase regionale del Pingpong Kids in Toscana è stata organizzata ad Arezzo alla presenza del presidente regionale Luca Pancani e del vicepresidente Denis Gradi.

Le atlete e gli atleti presenti hanno affrontato con sportività e serietà le 7 prove motorie previste dal regolamento nazionale, divertendosi e socializzando.

Sono poi seguite le gare di tennistavolo, per decretare la classifica finale nelle diverse categorie in programma.

I partecipanti sono stati i seguenti:

GM1 (2006-2007):

Marco Matteucci – Tennistavolo Bernini Livorno

Marco Francesconi – Tennistavolo Forte dei Marmi 2008

Leonardo Trincia – Tennistavolo Forte dei Marmi 2008

Marco Berti – Tennistavolo Firenze

Edoardo Rainetti – Tennistavolo Valdarno

Giovanni Bucelli – Tennistavolo Arezzo

Emanuele Puglisi – Pulcini Cascina

GM2 (2008-):

Edoardo Rossi – Tennistavolo Bernini Livorno

Oliver Mankowski – Tennistavolo Forte dei Marmi 2008

Massimiliano Centi – Tennistavolo Forte dei Marmi 2008

GF1 (2006-2007):

Martina Gradi – Pulcini Cascina

La classifica finale ha visto piazzarsi ai primi tre posti:

GM1

1)      Marco Matteucci

2)      Edoardo Rainetti

3)      Marco Berti

GM2

1)      Oliver Mankowski

2)      Edoardo Rossi

3)      Massimiliano Centi

 GF1

1)      Martina Gradi

Mihai Bobocica batte il campione d'Europa Lebesson

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Mihai Bobocica Walter WelsA sette giorni dal successo nei Campionati Italiani Assoluti di Riccione, Mihai Bobocica si è regalato una bella soddisfazione anche con la maglia dell'SPG Walter Wels, la squadra austriaca per cui gioca. Nella semifinale casalinga d'andata della Ettu Cup, la seconda manifestazione per club dopo la Champions League, gli avversari erano i francesi del Vaillante Sport Angers TT, che si sono imposti per 3-1. L'unico punto locale è stato conquistato proprio dal numero uno azzurro, che ha sconfitto per 3-2 il campione d'Europa in carica Emmanuel Lebesson, attuale numero 33 al mondo.

Il transalpino è scattato in vantaggio per 2-0 (11-6, 11-3), ma Bobocica ha avuto una reazione ruggente, aggiudicandosi i tre parziali successivi (11-6, 11-9, 11-8) e andando a pareggiare temporaneamente la sconfitta del suo compagno Wang Jiajun per 3-1 contro Jon Persson. Hanno perso anche Zsolt Petö, per 3-0 per mano di Jens Ludquist, e Wang, per 3-1 a opera di Lebesson, e gli ospiti hanno messo un'ipoteca sull'ammissione alla finale.

Bobocica già in settimana, nell'ultimo match di qualificazione ai Campionati d'Europa a squadre, vinto dall'Italia per 3-1 sulla Finlandia, con conseguente promozione ai playoff per andare in Prima Divisione, aveva battuto per 3-2 Benedek Olah, n. 76 del ranking Ittf.

Se è vero, come sosteneva la grande giallista Agatha Christie, che «un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova», allora il vero Bobo sta tornando ed è pronto a riprendere il discorso agonistico dove l'aveva interrotto a fine 2014, quando si era infortunato alla spalla.

Gli juniores a Lignano nel commento di Lorenzo Nannoni

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Squadre juniores sul podioDelle quattordici medaglie conquistate dagli azzurri all'Ittf Junior & Cadet Italian Open di Lignano Sabbiadoro, ben cinque sono state ottenute nella categoria juniores maschile, con l'oro del doppio composto da Antonino Amato e Daniele Pinto, l'argento nel singolare di Amato e il bronzo di John Michael Oyebode, che però è ancora in cadetto, e l'argento a squadre di Amato, Pinto e Matteo Mutti e il bronzo del team B di Carlo Rossi, Gabriele Piciulin e Matteo Cerza (la foto di gruppo è di Domenico Vallorini).

«Nel suo complesso - commenta il tecnico federale Lorenzo Nannoni - si è trattato di una partecipazione molto positiva da parte dei ragazzi. C'è un bel gruppo di atleti che ha voglia d'impegnarsi e a mio parere mostra anche un gioco di livello internazionale. Da un punto di vista tattico, invece, facciamo fatica. In un'analisi più specifica possiamo partire da Antonino, che ha disputato un'ottima gara, nonostante non stia attraversando un buon momento. Speriamo che il suo rendimento qui a Lignano gli offra una base solida per capire che questo deve essere d'ora in poi il suo standard. Meglio di così non l'avevo mai visto giocare, ma è uno capace di fare i numeri quando ha i momenti di esaltazione».

C'è molta recriminazione per aver perso la finale del singolare? «Assolutamente sì e mi dispiace anche che gli arbitri abbiamo permesso all'avversario, l'austriaco Maciej Kolodziejczyk,di fare la sceneggiata, fingendo l'infortunio alla gamba e camminando in modo lentissimo. Diciamo che Antonino avrebbe dovuto vincere e se ha perso è esclusivamente colpa nostra. Però quando un avversario palesemente perde tempo perché ha capito che con il suo modello di gioco non ha chance, dimostra sicuramente di essere sveglio ed esperto più quanto dica la sua età, ma gli arbitri avrebbero dovuto sollecitarlo a giocare. Se così fosse stato la partita sarebbe proseguita nella direzione in cui si era già incanalata. Alla fine Antonino era anche stanco. Dopo un'intera giornata di partite si vede la tenuta mentale di un giocatore, che purtroppo a lui manca».

Anche la gara a squadre avrebbe potuto essere alla portata degli azzurri. «Avremo potuto vincere - osserva Nannoni - . Certamente il successo di Antonino nel terzo singolare avrebbe potuto essere decisiva. Anche il primo, però, era iniziato bene e Daniele nel set d’apertura contro Hippler aveva il gioco in mano, poi la situazione gli è sfuggita. Sono convinto che se avesse portato il punto sarebbe finita 3-0 per noi, perché poi anche Antonino, avendo la possibilità di chiudere, non l’avrebbe mancata. Eravamo un po’ più forti di quella compagine tedesca e ciò che è accaduto dimostra che mentalmente siamo deboli. Le gare sono così, bisogna mantenere la lucidità anche dopo giornate di incontri».

La coppia Amato-Pinto ha ancora una volta dimostrato di essere competitiva:«È ormai abbastanza consolidata, anche se ciò non vuol dire che non ci siano problemi. Daniele in doppio deve servire meglio e non risponde neanche bene. Loro due sono un destro e un mancino, Daniele ha certe caratteristiche e Antonino ne ha delle altre e insieme si compensano bene. Nella finale il quinto set è stato il picco della loro partita. Hanno sbagliato pochissimo, dimostrando di essere forti di testa». Sul fronte del singolare Pinto non attraversa un momento facile. «Ci sono delle problematiche non semplici da risolvere - afferma Nannoni - . Vedo però il ragazzo stramotivatissimo e con una grandissima fiducia e sono dell'opinione che quando c'è questa voglia di lavorare qualcosa alla fine viene fuori. Comunque già agli Assoluti di Riccione e poi a Lignano qualcosa di meglio dei mesi scorsi si è visto. Veniamo anche da un periodo di molte gare e quando non ci si allena qualcosa si perde nell'esecuzione tecnica dei colpi. Con Daniele stiamo lavorando moltissimo sul rovescio e il mio auspicio è di arrivare ad avere un colpo che gli consenta di toccare la palla due volte e di giocarne una di apertura o di giocare un rovescio e girarsi poi sul diritto. Intanto bisognerebbe cercare di arrivare ad avere un grande diritto e delle grandi gambe. Lebesson è un giocatore che riesce a supplire all'assenza di un ottimo rovescio e potrebbe essere un buon esempio per Daniele. È migliorato un po' di rovescio ed è spaventoso di diritto e ha vinto un titolo europeo».

Venendo a Matteo Mutti, «è in una fase di alti e bassi, legato anche al fatto che nell'ultimo mese è stato a lungo influenzato, perdendo allenamento. Il suo non è un periodo di grande forma e lo abbiamo visto anche a Riccione. Non mi preoccupo, però, perché sappiamo che appena riprende ad allenarsi con costanza la sua condizione torna subito ad alzarsi. Svolge la sua attività a Milano e in occasione di alcune gare è venuto a svolgere degli stage a Formia. In vista degli Europei giovanili dovremo organizzare dei momenti più frequenti di presenza al Centro Federale». Carlo Rossi è reduce da grandi cambiamenti:«Il primo è stato quello di vita, perché è sempre vissuto a casa, mentre ora sta fuori e si allena a Formia e a Ochsenhausen. Lo vedo molto migliorato di rovescio, mentre ha perso qualcosa di diritto, che bisogna recuperare. A Lignano è stato un po' altalenante, però ha fatto vedere momenti di gioco molto positivi. Ha molte soluzioni e sopra il tavolo sente molto la palla. Un po' anche lui deve mettersi in discussione, perché finora, avendo questo talento di base, non ha mai avuto molti problemi. Ora è passato junior e non è più sufficiente ciò che da cadetto gli bastava. Sul fronte dell'allenamento il cambio di passo è comunque già stato fatto, perché fra Formia e Ochsenhausen l'impegno è notevole».

Puntuale la valutazione di Nannoni anche su Piciulin e Cerza:«Gabriele ha fatto una gara discreta, vincendo delle buone partite e perdendone alcune combattute, come nel singolare contro il tedesco Hippler. Deve crescere a dismisura a livello caratteriale. Bisogna rendergli atto che ha una voglia pazzesca, ma deve essere molto più calmo e sereno interiormente e meno istintivo. Matteo è molto progredito di diritto, che è molto più potente di prima, e il rovescio è un po' calato. Inizia ad avere una sua fisionomia di gioco, però ha sempre il difetto che si ferma quando accade qualcosa di negativo. Pesa molto sul suo rendimento l'approccio e il modo di stare in campo ed è un problema di carattere mentale. Può anche disputare delle grandi partite, come quando si è aggiudicato il torneo nazionale di Terni, però perché ciò avvenga non deve subentrare alcun contrattempo e questo non è quasi mai possibile».

Vivarelli e Stoyanov all’Open di Bielorussia

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Debora Vivarelli esultaInizierà domani mattina l’Ittf Challenge Belgosstrackh Belarus Open con la fase di qualificazione a gironi. A Minsk sono presenti gli azzurri Debora Vivarelli (nella foto) e Niagol Stoyanov.

Vivarelli affronterà domani ore 9,45 italiane (la Bielorussia è due ore avanti) la bulgara Krasimira Yovkova, alle 15 l’ucraina Anastasiya Yepifantseva e giovedì alle 9,45 la bielorussa Daria Trigolos. Stoyanov, che questa sera avrà un match di campionato in Francia con il Pontoise Cergy e partirà domani mattina, esordirà alle 17,15 contro spagnolo Miguel Vilchez e giovedì sarà opposto alle 9,45 al moldavo Andrei Putuntica e alle 11,15 all’iraniano Mohammadali Rouintanesfahani.

In doppio, alle 16 di giovedì, Vivarelli  e la turca Sibel Remzi incontreranno nel turno preliminare le bielorusse Tatsiana Chakatava e Maryia Kuchuk, mentre Stoyanov sarà ammesso al tabellone, essendo testa di serie numero 4 con il ceco Dmitrij Prokopcov.


Esordio brillante di Vivarelli a Minsk

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Debora Vivarelli ha debuttato con una prestazione convincente all’Ittf Challenge Belgosstrackh Belarus Open. Nel primo match del suo girone di qualificazione ha sconfitto per 4-0 la bulgara Krasimira Yovkova, dominandola in tre set su quattro (11-3, 11-9, 11-3, 11-5).

Nell'altra sfida del gruppo 9 la bielorussa Daria Trigolos ha battuto per 4-0 (11-5, 11-4, 11-4, 11-7) l'ucraina Anastasiya Yepifantseva. Il prossimo impegno dell'azzurra sarà alle ore 15 italiane contro la Yepifantseva.

Debora Vivarelli in azione

Oggi il recupero di A1 fra Marcozzi e Lomellino

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Jordy Piccolin in azione 2A tre giorni dalla netta sconfitta (1-4) subita contro la capolista Apuania Carrara, il Tennistavolo Lomellino - Cipolla Rossa di Breme tornerà in gara questo pomeriggio alle ore 15 in casa della Marcozzi Cagliari, che invece non gioca in campionato dall'11 febbraio, giorno della battuta d'arresto per 4-1 a Norbello. Sarà il recupero della terza giornata di ritorno di serie A1, che sarà arbitrato da Nicola Mazzuzzi.

In una classifica che nelle ultime quattro posizioni è cortissima, la sfida coinvolgerà sia la zona playoff sia la lotta per non retrocedere. I lombardi sono infatti quarti, nonché quartultimi, con 6 punti e i sardi ultimi con Top Spin Messina e Norbello a quota 4. Il Lomellino potrebbe anche accontentarsi di un pareggio, la Marcozzi avrà l'obbligo di vincere, anche per approfittare del fattore campo.

All'andata si sono imposti i ragazzi allenati da Stefano Curcio per 4-2, in quella che è stata la loro migliore partita della stagione. Protagonista assoluto è stato Carlo Rossi, autore di una doppietta, per 3-1 su Alberto Margarone e 3-2 su Alessandro Baciocchi. Un successo a testa per Stefano Tomasi, per 3-2 su Baciocchi, e Makanjuola Kazeem, per 3-1 su Nicholas Frigiolini. La squadra guidata in panchina da Andrea Montanari è andata a segno solo con Jordy Piccolin (nella foto), grazie al 3-2 su Kazeem e al 3-0 su Tomasi.

Il VI International Sardinian Veterans dal 29 aprile all'1 maggio

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Rimarranno aperte fino al 24 aprile le iscrizioni al VI International Sardinian Veterans, che sarà organizzato dall'Asd Il Cancello Alghero e si svolgerà a Bosa (Oristano) dal 29 aprile all'1 maggio.

La manifestazione è ormai diventata un appuntamento imperdibile del circuito internazionale riservato ai Veterani. Tutte le informazioni e le modalità per partecipare sono contenute nel file allegato.

Bosa logo torneo veterani2017 immagine web

Debora, seconda vittoria in Bielorussia

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Secondo successo per Debora Vivarelli all’Ittf Challenge Belgosstrackh Belarus Open. Dopo aver battuto per 4-0 la bulgara Krasimira Yovkova, ha superato anche l'ucraina Anastasiya Yepifantseva per 4-2 (9-11, 11-5, 11-2, 11-8, 10-12, 11-4).

Guida dunque la classifica del suo girone con la bielorussa Daria Trigolos, che, dopo aver prevalso per 4-0 sulla Yepifantseva, si è ripetuta per 4-2 (11-5, 11-8, 6-11, 11-13, 11-8, 11-1) sulla Yovkova. Domani lo scontro diretto delle ore 9,45 italiane deciderà il primo posto e dunque anche l'ammissione al tabellone.

Oggi alle 17,15 entrerà in gara anche Niagol Stoyanov, che affronterà lo spagnolo Miguel Vilchez.

Debora Vivarelli 5

Tomasi trascina la Marcozzi, che batte il Lomellino

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Stefano Tomasi 2I numeri nello sport possono non dire nulla e certamente il 4-1 con cui la Marcozzi Cagliari ha battuto il Tennistavolo Lomellino - Cipolla Rossa di Breme, confermando il 4-2 dell'andata, non è un buon termometro della differenza che si è vista in campo fra le due squadre. In via Crespellani, nel recupero della terza giornata di ritorno di serie A1 si è infatti assistito a un equilibrio di rara intensità e quattro partite su cinque si sono concluse alla "bella".

Ha iniziato Stefano Tomasi (nella foto), superando (9-11, 11-9, 11-7, 8-11, 11-9) Jordy Piccolin. e ha replicato Alessandro Baciocchi, rimontando da 0-2 (9-11, 10-12, 11-6, 11-8, 11-4) Carlo Rossi. Alessandro Di Marino ha riportato in vantaggio i padroni di casa, imponendosi (3-11, 11-9, 11-8, 7-11, 11-9) su Alberto Margarone. La svolta è stato il recupero da 0-2 del neo entrato Makanjuola Kazeem (8-11, 4-11, 11-9, 11-8, 11-8) contro Piccolin. Dopo un'indigestione di quinti set, Tomasi ha prevalso per 3-1 (11-6, 11-4, 9-11, 11-6) su Margarone, dando i due punti ai sardi.

«Ho detto ai miei dirigenti - scherza soddisfatto a fine match il tecnico locale Stefano Curcio - che mi devono pagare il cardiologo. È stato un confronto lungo e snervante, ma per fortuna è finito bene. Per noi è ossigeno allo stato puro. Tomasi a 33 anni contro, ragazzi che sono molto più giovani di lui, è stato strepitoso, mostrando una professionalità e una voglia di vincere incredibili. Non è peraltro una novità, perché s'impegna tutti i giorni in allenamento come se avesse 15 anni. Peccato per Rossi, che vinceva 2-0 su Baciocchi come agli Assoluti di Riccione e come allora è stato rimontato. Alessandro è cresciuto molto e Carlo è un po' calato di testa e non è riuscito a portarla a casa. Di Marino con Margarone si è aggiudicato una sfida non facile. Poi ho fatto entrare Kazeem e tutti mi hanno preso per pazzo. Da due o tre giorni, però, avevo una buona sensazione su di lui. Ero convinto che vincesse e i fatti ci hanno dato ragione. Nei primi due set rispondeva veramente male ed era passivo, dal terzo in poi ha tirato tutto quello che poteva, ha risposto meglio e il rendimento di Jordy è sceso. È stato il confronto più bello. Nell'ultimo singolare non si è mai avuta la sensazione che Tomasi potesse perdere contro Margarone. Ha sempre controllato la situazione. Abbiamo raggiunto il Lomellino al quarto posto e abbiamo gli scontri diretti favorevoli, ma non pensiamo ai playoff. Piuttosto ci guardiamo indietro e ci concentriamo sulla trasferta di venerdì a Messina. A questo punto anche un pareggio potrebbe andarci bene».

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